Milano, 27 Marzo 2020
1. Il tempo ritrovato. Ci siamo sempre lamentati perché il tempo non bastava mai e non riuscivamo a fare un sacco di cose che avremmo tanto voluto fare… e ora eccolo qui. E’ arrivato il momento per coltivare le passioni che abbiamo rinchiuso nei cassetti dell’indolenza troppo a lungo. L’alibi è svanito, di pari passo con la nostra frenetica vita sociale. Paura del weekend rinchiusi in casa? Ma noooo dai! Possiamo dipingere, suonare, leggere, cantare, fare del bricolage, scrivere. Molto probabilmente la reclusione forzata ci toglierà qualche fonte di ispirazione, che siano paesaggi o incontri, ma a pensarci bene in alcune prigioni uomini e donne di grande spessore hanno dato vita a opere d’arte meravigliose, e in fin dei conti noi abbiamo abbastanza spessore e nessuna sbarra alle finestre. Quindi, iniziamo! In alternativa, possiamo anche riposarci e annoiarci un po’. No, non ho detto gioia, ma noia noia noiaaa. Qualche momento di noia non ha mai ucciso nessuno.
2. L’igiene. Complici la paura del contagio e i numerosi consigli degli esperti sull’utilizzo di detergenti e disinfettanti, che impazzano in TV e sul web, siamo diventati tutti casalinghi perfetti. A volte forse un po’ desperate, in termini di mood, ma sicuramente molto più attenti di prima alle regole base per mantenere le nostre case ordinate e pulite. La mia, in questi giorni, sta vivendo la sua primavera dei colori, che brillano come mai prima.
Tra l’altro, nel fare le pulizie a fondo si ritrovano un sacco di oggetti e ricordi persi da tempo, e ci si può anche sedere un attimo a fantasticarci su, inseguendo con occhi languidi le spire nostalgiche della memoria. Mica abbiamo fretta di finire subito i lavori, tanto poi dove cavolo dobbiamo andare?
3. La cura di sé. Andare in palestra, ai corsi, in piscina, a correre al parco (so’ tutti runners ultimamente) è sicuramente un pelo più divertente (a parte per me, che sono nata non-sportiva e ogni volta devo convincermi ad andarci promettendomi un premietto per il dopo, come quelli che si danno ai cuccioli), ma ci sono un mucchio di APP fighe per l’home fitness, che ci preparano programmi ad hoc per l’allenamento facendoci ogni giorno sculettare davanti allo smartphone per rassodare il rassodabile e farci smaltire i sensi di colpa da “divano-filia” in un attimo.
E il tempo guadagnato negli spostamenti, oltre tutto, si può utilizzare per un bel bagno rilassante (acc io non ho la vasca, ma in compenso mi faccio dei gran discorsi intelligenti e a volte anche divertenti sotto la doccia, alla fine mi rilasso lo stesso), una maschera purificante, la crema corpo che di solito dopo l’estate resta a lungo sola e triste nell’armadietto del bagno, e altri trattamenti casalinghi che sicuramente ci manterranno la pelle fresca e nutrita.
No make up, no party. Ma per dove parti, tra l’altro? A casa devi restare!
4. La cucina. Ho visto uomini e donne nutrirsi di surgelati e cibo take away per anni, senza sapere a cosa servissero gran parte degli utensili di cui erano dotate le loro cucine supersmart, per poi trasformarsi all’improvviso in masterchef alla ricerca della ricetta perfetta. La pizza pare essere l’esperimento più praticato: lievito esaurito in qualunque punto vendita, polvere bianca oggetto del desiderio numero 1, che manco in Colombia ai tempi di Escobar…
A me cucinare è sempre piaciuto, mi rilassa e mi diverte provare nuovi intrecci di sapori, ma in genere mi piace farlo come coccola regalata a qualcuno che mi sta a cuore e, visto che vivo da sola e non ho nessuno di cui prendermi cura a portata di mano, ho scelto di approfittare di questo periodo per seguire una dieta ipocalorica, sana e senza alcool, in attesa di carezze future. Abbinata all’home fitness dovrebbe, tra l’altro, scongiurare la malaugurata ipotesi che io mi trasformi in una chiattona (comunque, appena usciremo dall’isolamento coatto, una damigiana di vino rosso corposo e avvolgente non me la toglie nessuno. Me lo prometto.)
5. Il risparmio. Uscire tutte le sere o quasi comporta un notevole dispendio di risorse, in termini di energia, voglie, ma anche denaro. E allora, visti i tempi incerti che stiamo vivendo, mettere da parte qualcosa non fa male. Certo, il conto della spesa nel supermercatino-gioielleria sotto casa, dove c’è sempre poca fila, è decisamente più alto di quello di prima, quando aperitivi e cene fuori erano la normalità e nel frigorifero si sentiva l’eco che neanche ‘ncòppa alle tre cime di Lavaredo… ma comunque un notevole risparmio complessivo c’è, è innegabile.
E poi, c’è da aggiungere che dal piumino passeremo direttamente al bikini, quindi la stagione di shopping primaverile è andata in fumo e anche qui un po’ di soldi in tasca ci restano. Nel frattempo, tute e pigiami ci faranno tanta calda compagnia, e c’è sempre bisogno di un po’ di calore a questo mondo.
6. La tecnologia. Siamo già da tempo tutti parecchio addicted agli strumenti digital, ma di sti tempi l’ingegno tecnologico raggiunge picchi mai visti prima. Si inizia con la buongiorno-call su Teams al mattino con i colleghi, ognuno davanti al suo caffè, poi ci sono i meeting virtuali, le videoconferenze su Zoom, la merenda pomeridiana con commento dei trend Covid19 e dei gossip del giorno. Poi è la volta del videoaperitivo con gli amici via Whatsapp o Houseparty (se si è in tanti), con calici che tintinnano a distanza e tutto sommato poche novità da condividere, ma tanti sorrisi da regalarsi. E ancora, le telefonate a casa, per scambiarsi almeno qualche abbraccio da lontano, i film su Netflix o il cinema in diretta su MyMovies, i corsi di arte online, la lezione di fitness di Nike Training, l’ora di pilates in streaming, i tutorial di cucina e bricolage.
Bello, sono i nuovi metodi per restare in contatto con chi ci va, se non ci fosse il web questo isolamento forzato sarebbe tutta un’altra storia, parecchio più pesante da vivere. Anche se, lo ammetto, l’agenda degli appuntamenti si infittisce di giorno in giorno, sta diventando un attimo troppo impegnativa. Io comincio a non starci più dietro… Comunque, vado a pettinarmi e già che ci sono magari mi metto anche un po’ di mascara, che non si sa mai. La videocall è sempre in agguato.
7. La solitudine. Dura la vita per i single che vivono da soli, in questo periodo. Certo, di per sé la solitudine non è esattamente un vantaggio, anche se a guardarci bene regala momenti di riflessione sulle priorità che ci permettono di fare un po’ di pulizia emozionale e provare a riprogrammare le rotte, senza distrazioni.
Tra l’altro, i dialoghi con se stessi non sono affatto male, non sempre si è d’accordo e a volte qualche scontro anche piuttosto acceso tra mente e cuore è inevitabile, ma io mi sono riscoperta piuttosto simpatica in questi giorni, io e me stessa ci facciamo anche un sacco di risate nelle nostre scorribande tra bagno cucina e divano…
8. Lontani-ma-vicini. Ecco, le riflessioni di cui accennavo qui sopra riguardano anche le relazioni. In questi momenti ci rendiamo conto con maggiore lucidità chi sono le persone che abbiamo più a cuore e, viceversa, ci accorgiamo senza farci alcuno sconto se e quanto (o quanto poco) qualcuno tiene a noi. Chi ci vuole bene c’è anche a distanza e ce lo dimostra ogni giorno, anche se non ci possiamo toccare. Ci chiede come stiamo, si mette in ascolto, ha voglia di condividere un sorriso, un aneddoto, a volte anche un momento di difficoltà (lamenti consentiti, di sti tempi), ci fa arrivare in qualche modo i suoi pensieri più belli, ci fa stare bene (più di quanto staremmo bene senza la sua presenza), è capace di prendere il meglio da noi e al tempo stesso darci un po’ di sé, e quello che rimane alla fine è un sorriso sulle nostre labbra e negli occhi, nessuna malinconia o frustrazione. Anche da lontano possiamo sognare insieme e progettare nuove avventure.
Se non lo facciamo, o non lo facciamo con sufficiente entusiasmo ed energia, probabilmente è arrivato il momento di capire che i rami secchi vanno tagliati. Il tempo ritrovato dovrebbe regalarci quel briciolo di coraggio che ci mancava per farlo.
9. Nuove idee. L’esposizione a continui stimoli intellettuali, artistici e scientifici sui social e in tv ci regala l’opportunità di esplorare nuovi contesti e interessarci a personaggi in cui non ci eravamo mai imbattuti, probabilmente perché eravamo in qualche locale a fare l’aperitivo. Mi sa che è arrivato il momento di scoprire e sperimentare nuovi orizzonti e, se siamo fortunati, anche qualche arcobaleno. In fin dei conti in queste settimane, in cui manca solo l’invasione di cavallette per completare il percorso verso l’Apocalisse, un po’ di fortuna ce la meritiamo tutti. Quindi, proviamoci.
10. Conte. Fino a un mese fa era poco più che l’uomo invisibile, alle prese con le giustificazioni su un CV incerto e compagni di gioco che cercavano di rubargli la palla con arrogante spavalderia. Ma ora è uscito dal bozzolo e, a raffiche di decreti ed edizioni straordinarie del TG a orari improbabili, si è imposto al popolo come il nuovo Sex symbol, che Bradley Cooper spostati proprio…
Per finire, una considerazione sui piani per il post quarantena, che prima o poi arriverà… speriamo.
Dicevamo, tempi duri per i single, ma sicuramente anche per chi tiene famiglia ed è costretto a condividere ogni singolo minuto di ogni singola ora della giornata con individui che prima vedeva molto meno. Per qualcuno sarà stata una bella scoperta, avrà finalmente conosciuto e potuto amare aspetti delle persone più vicine che non si era mai dato modo o tempo di esplorare, ma per altri la convivenza H24 potrebbe essere stata qualcosa di molto vicino all’idea di inferno.
Ecco, allora, che quando apriranno finalmente le gabbie i paesi e le città saranno invase da una moltitudine di novelli single, uomini e donne liberi dalle costrizioni e, complici gli effluvi della primavera, desiderosi di sperimentare nuove strade, nuove avventure, e magari anche nuovi amori. Amici e amiche single, è la nostra chance!
Prima tappa, se me lo consentite, una bella gita vista mare. Olè. 🙂