Milano, 10 Gennaio 2019
Mi piacciono le risate che arrivano prepotenti dalla pancia, che poi si capisce che dietro c’è sempre un po’ di cuore
Non mi piacciono i bluff di circostanza, e i sorrisi forzati
Mi piacciono le cose intere, dense e avvolgenti, quelle vere
Non mi piacciono le cose vissute a metà
Mi piace “scarica l’APP Lampada di Aladino ed esprimi un desiderio”
Non mi piace “spazio insufficiente sul dispositivo”
Mi piace bere ottimo vino e mangiare cose buone, piccole ma con un gusto deciso come una carezza calda quando fuori piove
Non mi piace che poi i jeans mi stanno stretti e per settimane non posso concedermi nemmeno uno Spritz
Mi piace quando ci si parla con le parole con gli occhi e con i gesti
Non mi piace quando ci si scambia faccine su Whatsapp per fare prima
Mi piace chi coltiva le piante con amore e investe per farle crescere
Non mi piace chi approfitta del loro profumo ma poi si dimentica di annaffiarle
Mi piace l’unicità
Non mi piace “Avanti un altro” che tanto poi fa lo stesso
Non mi piace chi mi usa gratis, senza scegliermi, solo perché ci sono e alla fine è comodo così
Mi piace chi me lo dice e me lo dimostra che ci tiene
Non mi piace chi deve scappare
Mi piace chi ha voglia di restare
Mi piace cantare senza freni le canzoni Rock mentre guido, anche quando non mi ricordo bene le parole e me ne invento qualcuna
Non mi piace chi ne inventa troppe di parole, diluendole in un flusso di racconti impuri
Mi piace “tutto ok, non hai niente”
Non mi piace “dobbiamo fare degli accertamenti”
Mi piace giocare a carte scoperte e godermi il gioco
Non mi piace fare la pedina in un gioco che non è adatto a me
Mi piace chi sa leggere anche fra le righe
Non mi piace chi non legge proprio e non sa vedere, né sentire
Mi piace chi mi dice “ti porto al mare”
Non mi piace tanto quando però l’albergo lo devo prenotare io
Mi piace chi è capace di far uscire il meglio da me
Non mi piace chi fa emergere dai giorni l’anima litigiosa e lamentosa che non ho mai avuto
Mi piace accogliere e ricevere
Non mi piace dover chiedere
Mi piace chi quando non sono in forma mi chiede “come stai?”
Non mi piace chi ogni volta sta un po’ peggio
Mi piace essere il primo pensiero (ovviamente dopo il caffè, ci mancherebbe)
Non mi piace essere uno qualunque di quelli che vengono dopo
Mi piacciono San Gennaro, le fate con le alucce e tutte le leggende del Sud di ogni mondo
Non mi piacciono quelli che non credono a niente
Mi piace regalare qualcosa di me, un sorriso un oggetto un colore
Non mi piace non ricevere in regalo un ricordo
Mi piace la cura e la lentezza nelle cose
Non mi piace chi non ha cura di me
Mi piace fare ogni giorno almeno un piccolo passo avanti
Non mi piace continuare a recitare dentro i soliti schemi, replicando gli stessi peccati (meglio farne di nuovi)
Mi piace l’ascolto, il confronto e il dialogo
Non mi piace la disattenzione mascherata (non mi piacciono, in generale, le maschere)
Mi piacciono gli abbracci che spazzano via le bugie
Non mi piacciono le parole vuote che disegnano nell’aria arabeschi di convenienza
Mi piacciono i sogni a occhi aperti, o anche chiusi quando non li incasino troppo
Non mi piacciono i film mentali, che comunque alla fine il libro era molto più bello
Mi piacciono i messaggi che hanno dentro il senso e la voglia di comunicare qualcosa
Non mi piacciono quelli scambiati per occupare spazio e tenerci lì ancora un po’
Mi piacciono i silenzi morbidi, soprattutto la mattina
Non mi piacciono i silenzi perché in fin dei conti non abbiamo niente da dirci
Mi piace il disordine creativo, perché lì ci sono i colori
Non mi piace il caos emotivo, perché a volte la strada giusta è una sola
Mi piacciono gli errori, quando si prova a trovarla quella strada
Non mi piace fare finta di non vederli
Non mi piace la nostalgia per quello che poteva essere, se poteva lo sarebbe stato
Mi piace il ricordo di quello che è stato, e va bene così
Mi piace chi mi porta il caffè a letto, e mi aveva anche dato il bacio della buonanotte
Non mi piace chi si alza troppo presto ed è già tardi
Mi piace tenere da parte un posto speciale, casomai decidi di passare di qua
Non mi piace quando non hai voglia di passare di qua
Mi piace chi mi disegna usando tutti i colori dell’arcobaleno
Non mi piace chi ha il coraggio di vederne uno solo
Mi piacciono i tramonti sul mare che non tramontano mai
Non mi piacciono i paesaggi che col passare dei giorni sbiadiscono
Mi piace sentire con leggerezza, quando il sentire però è profondo
Non mi piace vivere in superficie
Mi piace aver già capito tutto e pretendere di avere ragione
Non mi piace chi mi dice che voglio avere sempre ragione
Mi piace il vento caldo che accarezza gli istinti
Non mi piace il freddo che li manda in letargo
Mi piace chi sa raccontare le storie belle e mi fa entrare nella sua favola
Non mi piace chi sa parlare solo di sé perchè lì, io lo so, non c’è posto per me
Mi piace progettare e costruire un’idea insieme a qualcuno
Non mi piace fingere che comunque vada non fa niente
Non mi piace chiudere le porte
Mi piace aprirne una nuova, sulla primavera
Mi piacciono i complici, capaci di condividere l’entusiasmo e il calore
Non mi piace chi si lamenta e poi non cerca la bellezza
Non mi piace stare ferma, mi si informicolano le gambe e i pensieri
Mi piace alzarmi, andare, provare, partire, e ripartire. E alla fine, se ne ho voglia, ritornare
“Una metà del mondo non riesce a capire i piaceri dell’altra metà” (Jane Austen)