E tu, di che materia sei fatto? (sfocature e visioni)

Milano, 29 Settembre 2018

Acqua. Tecnica mista su tela, 100×80


Acqua, fuoco, terra, aria
. Ecco gli elementi, le radici, quelle che secondo la filosofia greca si congiungevano per generare la vita, in un processo ciclico eterno in cui le forze cosmiche combattevano di brutto, l’Amore per costruire e la Discordia per raggiungere il Caos e la dissoluzione della materia. Bel match, quelle erano vere fuoriclasse, altro che CR7…

Comunque, quando vinceva l’Amore (e confesso che a me piace sempre un sacco quando alla fine vince l’Amore) gli elementi si rimescolavano e così rinasceva la vita. Quella fatta di sogni e di colori, proprio quella lì.

Probabilmente c’è un elemento che predomina in ognuno di noi, forse per questioni astrologiche, forse solo per attitudine o trend cromatici. Io, però, voglio averli tutti dentro di me, voglio nutrirmi del calore del fuoco e della fluidità dell’acqua, della solidità della terra e della leggerezza dell’aria. Voglio mescolare rosso, azzurro, toni intensi e trasparenze per tracciare nuove mappe da esplorare e raccontarle sulla tela attraverso immagini vive, visionarie e impalpabili.

Ho capito che per dipingere i miei quattro elementi ho bisogno di un nuovo sguardo, obliquo e liquido, capace di liberare spazio per le apparizioni.
Lo sto cercando, perché ho voglia di rappresentare il ricordo confuso di un momento speciale, l’imperfezione di un incontro, la precarietà delle rotte, e lo posso fare solo prendendo le distanze, perché la sfocatura mi aiuta a chiarire la visione e a ritrovare l’armonia che inseguo.

Ho scelto l’Acqua per iniziare la mia sperimentazione sulle radici, perché mi piace la limpidezza che rinfresca i pensieri, perché l’estate è appena finita e sento ancora sulla pelle le carezze morbide del mare, perché a volte vorrei trasformarmi in un essere marino per giocare con le onde, perché tutte le sfumature di blu sono importanti nella vita, perché in profondità nascono le idee più pure, e poi perché nell’acqua il tempo passa senza fare troppo rumore.

Le storie sono acque. Un uomo è un bacino di raccolta” (Erri De Luca)